Astronomia in 90mm

Giove 4 Marzo

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    Cari amici,
    dopo tanti giorni sotto l'acqua :alluvione:
    finalmente il cielo è tornato blu e Giove mi invita a buttare un occhio al telescopio.
    Le previsioni non ottimali a causa di JetStream invalidano il seeing, ma decido comunque di prendere carta e matita (dopo tante sessioni con queste scomode webcam) e a buttare giù un rapido disegno (prima di rilassarmi davanti alla tv dopo una giornata di lavoro).

    Ho utilizzato il Mak90 sopra un treppiede da fotocamera, montato rapidamente e subito pronto.
    A bassi ingrandimenti (intorno 100x) fanno capolino tre satelliti molto vicini (g,e,i) con Callisto estremamente distante dal pianeta nella parte opposta (domani a mezzanotte raggiungerà la massima distanza da Giove).
    Ad alti ingrandimenti (circa 150x) appaiono evidenti le due bande equatoriali (NEB e SEB). La banda Nord all'oculare molto più scura di quella sud e di una tonalità marrone.
    Si intravedono dei dettagli più fini per brevissimi attimi, ma il seeing non permette una sicura individuazione.
    Concludo la mia osservazione annotando una area nel polo settentrionale netta, tendente al grigio ma molto pallida rispetto alle due bande. Area sud del pianeta invece molto elusiva e difficile da individuare in modo netto.
    Lascio il mio disegno dell'osservazione.

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    Cieli sereni !
     
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    Ho provato anch'io ieri a vedere Giove col mak 90/1250 ma la visione era pessima, idem per sdoppiare ζ Orionis (Alnitak) o Rigel che era ribollente: fallimento con entrambe; riproverò ......
     
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    Sono entrambe alla portata del Makkino, sicuramente avrai trovato una serata pessima!
     
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    Lo sto pensando anch'io. Dopo un po' di giorni che pioveva ieri pomeriggio ho visto col Vista il sole con un seeing scadente (il bordo del sole era abbastanza vibrante); purtuttavia ieri sera me la sono voluta tentare lo stesso.
     
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    Ieri sera ho riprovato Giove con il C5, seeing scadente anche da me, bordi frastagliati e dettagli simili a quelli con il Mak90.
     
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    Mi sa che in questa stagione invernale su Giove e sul planetario in generale si è potuto vedere ben poco a causa dell'aria spesso agitata e dal pessimo seeing, poi le possibilità del mak 90/1250 che ho comprato sono in buona parte da scoprire. Ho visto che è una bella ottica sulla Luna, su Venere e sui panorami, su Giove e Saturno così; vediamo se quest'anno e per la prossima opposizione di Marte di Gennaio 2025 si avranno (in ogni caso con qualsiasi ottica) delle visioni migliori.
     
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    Si dunque, è indubbiamente vero che quest'anno il seeing non è clemente. Su Giove, tuttavia, anche con le serate migliori con un piccolo Mak90 non sono mai riuscito a vedere molto più di quanto disegnato nel topic: la macchia rossa sempre riuscito a vederla, ispessimenti nelle bande e alcuni rari dettagli più grandi. Tuttavia i dettagli fini, per me, attraverso piccoli Mak e con i miei occhi (astigmatico), non sono mai stati alla portata, insomma, seppur nelle serate migliori abbia quella sensazione di vedere delle irregolarità fra le bande non ho mai avuto la sicurezza di disegnarle.

    Riguardo Saturno, oltre il Seeing quest'anno anche l'inclinazione non era entusiasmante, negli anni passati vedevo chiaramente la Cassini con il Mak90 in quanto gli anelli erano più aperti.

    Marte per me grande mistero, ho letto di astrofili con piccoli strumenti riportare dettagli incredibili, io durante le grande opposizione del 2020 con il Mak90 ho giusto intravisto l'ombra della Syrtis Major...e dopo parecchi tentativi.
    Non voglio mettere in dubbio i report visuali dei colleghi, magari hanno un esperienza e una vista più perfetta della mia.
    Tuttavia, a mia discolpa, leggo sui libri che individuare dettagli fini su Marte con strumenti di piccolo diametro è difficile quanto risolvere una stella doppia molto stretta o la nebulosità di un DSO molto debole.
    Ma non solo, quando Marte è intorno ai 15", ossia nelle opposizioni "qualsiasi" come quella del 2025, è al limite dell'impossibile risolvere qualcosa (sempre parlando di piccoli diametri e stando al testo). Occorre attendere almeno 25" di diametro angolare (2035) per avere la possibilità di vedere i dettagli macroscopici.

    Tornando ai Maksutov nello specifico mi sto accorgendo che la bontà ottica è davvero diversa da marca a marca.
    Il mio Skywatcher 90 si mangia in un sol boccone il Bresser Mak102 e l'Omegon Mak80. Soltanto l'Etx90 lo eguagliava come performance.
    Il grande vantaggio di questi catadiottrici è senza dubbio la portabilità, la scorsa estate spesso mi è capitato di dover prendere il pullman per salire in montagna, nel borsone ho sempre trovato spazio per il Mak80 e il suo treppiedino, e non ho mai rinunciato alle belle serate dei cieli non inquinati.
     
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    Fino al 1992 avevo un piccolo acromatico, il Konus Hydra 60/700 col quale su Marte ci ho visto ben poco, nel 1992 mi ero comprato lo Starfinder 8" della Meade col quale, sempre su Marte, non ci notavo nulla, salvo una volta con un disco di 16" negli anni '90 in cui avevo visto molto bene Syrtis Major (miracolo!); diciamo che col Pianeta Rosso ho cominciato a notare un po' di cose col Konusuper 120, che mi ero comprato nel 1999, nell'opposizione perielica di fine Agosto del 2003. Tale ottica era un po' strana, credo che sicuramente abbia un certo astigmatismo o non so che, in seguito ad una scheggiatura laterale del doppietto acromatico che non so come sia saltata fuori (sarà che avevo fatto l'errore di comprarlo da Mediaworld .....), l'ho diaframmato a 90 mm ed è diventato una bomba sia sulla Luna (con un buon seeing a 333X la visione del nostro satellite è fiabesca) sia nell'opposizione di Marte degli inizi di Ottobre 2022; con tale ottica l'avevo osservato con profitto e soddisfazione nei giorni 13, 18 e 21 Novembre quando ormai il disco di Marte doveva essere sotto i 20". Con Giove il più delle volte non ci ho cavato un ragno dal buco, oltre alle due solite bande equatoriali ho fatto una osservazione decente a Giugno del 2021 col Konusuper diaframmato a 90 mm, la macchia rossa l'ho notata solo col C8 nell'estate di quell'anno (che vergogna!!!).
    Per l'astigmatismo: un po' ne ho anch'io (un grado nelle ultime visite oculistiche), a forte ingrandimento il fascio ottico in uscita diventa strettissimo e potresti fare a meno degli occhiali (è come se il cristallino venisse diaframmato con una buona riduzione di questa aberrazione ottica), non credo che il tuo problema sia questo. C'è da dire che l'osservazione planetaria è molto difficile e per farsi un certo occhio ci vuole tempo (forse troppo!!!); almeno questa è stata la mia esperienza personale. Sarà per il pessimo seeing di questi mesi autunnali ed invernali, per me Giove è diventato il solito rebus, le belle osservazioni dell'estate del '21 sono passate ......
     
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    Un trascorso decisamente variegato!
    Direi che, quindi, siamo d'accordo che vedere dettagli fini sia davvero molto complesso, nonostante osserviamo il cielo da parecchi anni (tu decisamente di più), la serata ideale è rara...e io penso anche un ottica ben riuscita.

    Ho pasticciato un pochino con i software, le bande di Giove sono intorno ai 4" d'arco di spessore, ben alla portata quindi anche perché molto contrastate con le aree chiari. Se immaginiamo di vederci qualcosa nel mezzo siamo al di sotto di questo valore, una doppia al limite per tenerci larghi come comparazione è di 2", e a tutto ciò consideriamo una mancanza di contrasto.

    Tornando all'esperienza, io, purtroppo, non ho mai creduto che si "veda sempre di più" mano a mano che si osserva, penso piuttosto che si impara a perseverare e a capire quando le condizioni osservative sono ideali.
    Ci può essere un miglioramento mentale nell'afferrare l'attimo, quel centesimo di secondo dove il seeing apre una finestra la prontezza di memorizzare il più piccolo particolare. Oppure a capire cosa si sta osservando e cosa aspettarsi.
    Capisco un miglioramento di questo tipo, penso che sia inteso questo.

    Non sapevo che l'astigmatismo venisse contenuto dall'elevato ingrandimento, dunque non è colpa di questo mio problema.

    Ho rispolverato il miglior Giove ripreso con la Webcam, curioso che sia molto simile (a livello di dettagli) con quello disegnato, l'unica differenza che ho avuto molta difficoltà a vedere il polo sud, mentre nella ripresa è ben marcato (ma può essere anche un cambiamento atmosferico del pianeta).

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    Ho una collega a scuola che ha seri problemi di astigmatismo, l'ho fatta guardare una volta ad elevato ingrandimento e non aveva problemi.
    Il makkino c'è l'ho da meno di un anno, devo dire che lo adoro, vediamo come se la cava sui pianeti e sulle doppie con un tempo ed un seeing migliori, ad Ottobre la mattina su Venere era fenomenale, a 156X una mattina era un po' troppo luminoso, 208X li reggeva tranquillamente; mi posso immaginare la resa da sogno dei "makkoni" 150/1800 e 180/2700! Ti posso dire che quando dal centro Sardegna scendo a Cagliari, la mia città natale, per i fine settimana o per le vacanze mi prendo sempre il Vista, il makkino 90/1250 ed il treppiede fotografico per metterci sopra o l'uno o l'altro; mi tenta andare in Tunisia per l'eclisse totale del 2 Agosto 2027, in una notte di nave da Cagliari arriverei a Tunisi ...... Su Giove ci ho visto quello che hai visto tu, continuiamo a provare, ho letto che con un filtro polarizzatore per far variare la luminosità dovrebbe andare meglio o molto meglio, l'ho messo nell'elenco dei miei desiderata.
     
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    Riguardo ai Mak xxl 150/180 non ho mai capito per quale motivo non siano molto diffusi. Forse perché il prezzo lievita e diventano altre le alternative più abbordabili, o forse anche perché il peso lo rende più problematico. Rispetto per esempio a un C6 o a un C8 che sono più leggeri e iniziano a stare nella fascia di prezzo. Anche il tempo di acclimatemnto per ottiche così sostanziose aumenta.
    Insomma, la sensazione che ho (ma potrei sbagliarmi) che i pro e contro di un Mak dai 127 in su tendano ad andare in negativo, incluso il rapporto prestazioni/prezzo.

    Ancora non ho visto un eclissi di sole, o meglio ne ho vista una parziale parecchi anni fa visibile dall'italia. Fossi in te cercherei di non perderla data la comodità, anche perché chi sa quando sarà la prossima...

    Certo, continuerò ad osservare Giove ogni volta che posso, nel caso ti aggiorneró come sempre. :OK:
     
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    Penso che tutti i motivi da te citati concorrano, quale più quale meno, a fare in modo che siano poco diffusi. Come ti ho già detto al mak 180/2700 alla fine ho preferito il C8 perché di uso più universale, poi mi sto rendendo conto che prediligo di più luna, sole e pianeti; vediamo.
     
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11 replies since 4/3/2024, 20:43   129 views
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