Astronomia in 90mm

Forse ho graffiato la lente?

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    Salve, mi chiamo pierpaolo e da poco ho fatto il mio primo acquisto per iniziare a guardie il cielo un po' più in profondità... Ho acquistato un mak 102 della skywatcher usato e va benissimo, grazie a lui ho potuto osservare per la prima volta le strisce su giove e l'anello di saturno e la luna è uno spettacolo 😁. Da qualche giorno però mi sono affisato per una cosa... L'altra sera c era un po' di foschia e la visuale non era ottima, pensando che fosse anche un po' per colpa della lente un po' sporca l'ho pulita con una pezza per occhiali e baader optical wonder ed ho notato facendo luce con un flesh che sono comparsi una 7-8 graffi molto sottili, più di un capello per indenderci. Adesso il mio cervello è in paranoia 😱 possibile che abbia graffiato la lente agendo in questo modo? Questi micro graffi possono influenzare la qualità Dell immagine del telescopio? Ho agito un po' incautamente facendo anche un po' di pressione ma prima ho soffiato via la polvere con la pompetta. Rigranzia tutti quelli che mi daranno un chiarimento. Cieli sereni 🙏
     
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    Queste pezze in microfibra sono davvero micidiali, ancor di più la tentazione di pulire le ottiche anche per la minima sporcizia.
    Astrofili di esperienza ribadiscono che è sempre bene non pulire mai, a meno che ci sia un dito di polvere che può sul serio compromettere le prestazioni.
    Per quanto mi riguarda predico bene ma razzolo male, ogni volta che metto via l'ambaradan ispeziono l'ottica con i led e se vedo sporco mi sale la scimmia, è più forte di noi :sbam:
    Spesso usando le pezze e sostanze che inumidiscono ho notato (con un certo terrore) dei segni simili a graffi che poi mi sono accorto non essere tali, ma solo degli aloni/residui che vanno via...spero che sia il tuo caso.

    Comunque, tornando alla tua domanda, ho avuto modo di provare cassegrain con il menisco non rigato...ma proprio crepato! Per arrivare a dire che le prestazioni erano sbalorditive nonostante il danno!
    Quanto potranno quindi influire dei graffietti superficiali?
    Praticamente zero, inoltre da considerare che quello che hai graffiato è sicuramente l'antiriflesso e non il vetro in se che è ben più duro e resistente.
     
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    Grazie mille della risposta. Anche se in questi giorni mi sembra di vedere un po' peggio, forse per colpa del seeing, dato che essendo il mio primo telescopio non so effettivamente quando il cielo è buono e quando no. Comunque secondo te posso stare tranquillo? Di graffi sono graffi ma come ti ho detto sottili più di un capello e molto piccoli. Ahahaha anche io sono così, controllo sempre con il led per vedere i minimi dettagli e mi parte la scimmia se vedo un po' di polvere ma devo imparare a controllarmi perché come hai ben detto meglio pulire il più raramente possibile. Un po' questa cosa mi ha fatto preoccupare ma la risposta che mi hai dato mi ha tranquillizzato molto, alla fine ho soffiato con la pompetta e poi passato la pezza non penso di aver potuto creare chissà quale danno, no? Ahahaha maledetti graffietti
     
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    Ma no stai tranquillo, non hai compromesso in alcun modo la tua ottica.
    E' molto più probabile che sia il seeing ad essere pessimo, unito sicuramente anche ad una piccola componente psicologica.
    Ti faccio un copia e incolla che aiuterà a farti capire quanto siano ininfluenti questi microscopici difetti, pescato dal manuale utente di un telescopio catadiottrico Celestron.

    CITAZIONE
    Controllare l’ottica
    Un’annotazione in riferimento al test “Flashlight”:
    Se una luce intensa e forte viene puntata all’interno del telescopio, si potranno vedere (a
    seconda dell’angolo di osservazione) righe, macchie, aloni e punti, dando la sensazione di
    difetti o pessime lavorazioni ottiche. Questi effetti sono presenti solo puntando una luce di
    forte intensità attraverso la lastra correttrice e sullo specchio e possono essere visti su tutte
    le ottiche anche di ottima qualità, incluse quelle in dotazione ai grossi telescopi
    professionali. La qualità ottica di un telescopio non può essere giudicata con questo tipo
    di test. Il vero esame della qualità ottica può essere svolto solo attraverso un accurato star
    test.


    Questo per arrivare a dire che addirittura nel mercato del nuovo difetti così microscopici sono considerati alla stregua di un difetto di fabbrica ben tollerabile e previsto che non inficia in alcun modo sulla bontà del prodotto.

    Più che altro fai attenzione all'umidità, se riponi il Mak al chiuso aggiungi qualche bustina di silicagel in modo da rendere l'ambiente secco, se le muffe intacco lo specchio interno possono evolvere in un danno serio in grado di compromettere le prestazioni.

    Edited by Andrew189 - 1/9/2023, 19:02
     
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    www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4308905 Con questo link vorrei far chiarezza sul problema delle muffe e dei funghi e quindi fornire più tranquillità agli interessati. phoenix@90.
     
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    Ti ringrazio molto phoenix, dunque é proprio l umidità che fa intaccare le muffe, ecco perché mi hanno sempre spiegato di usare il silcagel in modo da rendete l ambiente più secco e inospitale per questi organismi.
    Da dire che, nel caso dei telescopi, si forma spesso condensa sulle lenti/specchi e per di più rimangono a lungo a contatto con l'esterno, buona pratica far asciugare bene tutto e chiudere con il coperchio.
    Poi giusto come scritto, alla fine le cose vanno usate senza ammalarci troppo per la strumentazione.
     
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    Da quello che ho letto, il nocciolo del discorso del ricercatore è che i funghi e le muffe proliferano su un oggetto (una lente) solo e soltanto se teniamo quella lente o quell'oggetto IN UN AMBIENTE AD ALTISSIMO TASSO DI UMIDITA' E DI SPORCIZIA (solo un matto lo farebbe....), sulla lente deve esserci anche cibo a sufficienza, condizione ,quest'ultima, più difficile che si esca per strada e ci caschi una tegola in testa!!!! Da quanto spiegato dal ricercatore mi sembra di capire che è altresì inutile utilizzare sacchetti di silica gel.
     
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    Il discorso peró era relativo ad apparecchiature fotografiche , i telescopi spesso vengono tenuti in garage o anche all'aperto, soprattutto se di un certo ingombro.
    Oltretutto soprattutto i newton hanno una superficie direttamente esposta, al contrario dell obiettivo fotografico che é chiuso, se non tropicalizzato. In montagna ho un vecchio binocolo 10x50, pur essendo ben pulito si é formata una muffa che ha rovinato l'antiriflesso di una lente in modo irreversibile.
    Leggo che l'umidità crea un ambiente favorevole, mi sembra coerente pensare che il silcagel possa servire a qualcosa, soprattutto se lo strumento non viene usato per parecchio tempo.
     
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    Evinco che il discorso del ricercatore è inerente a tutte le superfici, lenti in particolare, a meno che quest'ultime vengano tenute, anche inconsapevolmente e senza nessuna colpa, in condizioni estreme. Io posseggo da quasi trenta anni un binocolo antares tomcat 12X50. Per lungo tempo l'ho tenuto conservato in armadio assieme a tanti altri oggetti e, in questi ultimi periodi, l'ho tirato fuori e riposto in uno scaffale assieme ad altri binocoli di vario formato. Il suddetto binocolo mi da, fissato su tripod, la medesima visione di quando lo comprai nuovo.

    Edited by phoenix@90 - 9/12/2023, 11:47
     
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    Anche il mio binocolo é un Antares, un 10x50 made in japan anche se informandomi scoprii che il marchio é stato usato da varie aziende.
    A parte la piccola muffetta che non ha pregiudicato le prestazioni, il problema piú grande che si é scollimato e, seppur sappia dove mettere mano, ancora non sono riuscito a sistemarlo.
     
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    Il ricollimare un binocolo o un telescopio.......questo è un altro mio grande arcano!!!!
     
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    Si ci vuole un po' di pratica, con i Mak e Newton ho preso la mano, con i rifrattori ho gettato la spugna con un 70/700.
    Il binocolo lo trovo molto complesso,continuo a vedere le stelle sdoppiate, dopo un po l occhio si abitua ma viene mal di testa ad usarlo.
     
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11 replies since 31/8/2023, 07:41   169 views
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