Astronomia in 90mm

Marte con un rifrattore 120/600 GEM 60 della ZIEL.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +4   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    442
    Reputation
    +182

    Status
    Offline
    Pubblico dei disegni che ho fatto osservando Marte nell'opposizione dell'autunno passato. Forse un rifrattore corto non è completamente da scartare anche se il suo campo sono gli oggetti del cielo profondo. Personalmente ho visto che lo strumento reggeva fino a 200X (oculare plossl da 6 mm + Barlow 2X acromatica della Celestron), a 250X (oculare ortoscopico da 5 mm della Polarex Unitron più la solita Barlow 2X) non andava più tanto bene e ho ritenuto opportuno non forzare troppo cogli ingrandimenti.
    File Allegato
    Marte_col_GEM_60.pdf
    (Number of downloads: 85)

     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Visualista

    Group
    Member
    Posts
    218
    Reputation
    +101
    Location
    Taranto

    Status
    Offline
    Bravo Gonariu ! :)
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff
    Posts
    1,603
    Reputation
    +329
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    Trovo Marte un pianeta difficile da osservare, ed hai usato anche un tubo non ideale, quindi davvero complimenti.
    Penso anche io non siano cosí da buttare i tubi veloci per queste osservazioni. Ricordo con il 120 riuscii ad osservare mercurio spingendolo come te a 250x (ovviamente osservai solo la fase).

    Pensi il filtro ti abbia aiutato per questa osservazione? Funziona bene su questi acromatici?
    Io ne usai uno giallo molto chiaro per il cromatismo ma a parte un immagine piú pulita non vedevo "meglio" ecco.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    390
    Reputation
    +181
    Location
    Pavia

    Status
    Offline
    Bella la sequenza di disegni,
    è un'idea da provare anche per me. :b:

    Ciao, Rombaball
     
    Top
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    442
    Reputation
    +182

    Status
    Offline
    Grazie Rombaball, io col Konusuper 120 (rifrattore 120/1000) ad Agosto del 2003 per la grande e storica opposizione perielica di Marte ho fatto delle belle osservazioni (e quel telescopio qualche difetto per me ce l'ha, poi è vero che è stato il primo rifrattore acromatico corto insieme al Callisto fatto dai Cinesi), credo proprio che anche il tuo sia un bellissimo rifrattore!
    @Archita. Ti ringrazio!
    @Andrew189. Ti ringrazio! Sul 120/600 ho notato che, guardando la Luna e Venere, il filtro semiapo riduce l'aberrazione cromatica ma non l'annulla, un po' ben visibile rimane, a distanza di 5-6 mesi non ti saprei dire di quanto la migliori su Marte. Sulla Luna col 120/600 ho sempre preferito toglierlo a 150X con un oculare Vixen da 4 mm al lantanio perché mi rende l'immagine un po'meno luminosa (de gustibus). Usando un filtro azzurro della Wratten (non ricordo quale), ho notato col 120/600 a 150X il punto di fuoco diventava più definito e l'immagine della Luna era più contrastata. Ti so dire di più sul mio rifrattorino 80/400 (Konus Vista-80) dove il semiapo a 100X col solito Vixen da 4 mm se non annulla il cromatismo poco ci manca; sia usando questo sia il filtro arancione W21a o anche il filtro giallo chiaro W8 l'immagine è decisamente più contrastata, con mia grande sorpresa. Il mese scorso guardando il Sole col Vista a 66,7X (oculare Plossl da 6 mm) un gruppo di macchie solari, visibili a stento in luce integrale, diventavano evidenti col filtro W21a e anche qualche altra volta mettendoci questo filtro e collo stesso strumento (non ricordo l'ingrandimento) notavo nell'osservazione delle macchie dei miglioramenti. Anche su Giove quest'estate col filtro semiapo a 100X lo vedevo un po' meglio. Colla produzione cinese, di resa incostante, avrò beccato il modello ben fatto, invece il mio rifrattorino 70/400 della Celestron (Travelscope 70) vedendo Giove a 100X fa appena vedere, in luce integrale, le due bande principali ......

    Edited by Gonariu - 5/4/2021, 17:11
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff
    Posts
    1,603
    Reputation
    +329
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Ti so dire di più sul mio rifrattorino 80/400 (Konus Vista-80) dove il semiapo a 100X col solito Vixen da 4 mm se non annulla il cromatismo poco ci manca;

    Probabilmente sul 120/600 non lo annulla del tutto perché essendo più luminoso mostra anche più cromatismo, mentre a quanto pare il piccoletto da 80mm ha più da guadagnarci.
    Poi comunque ho notato che ci sono alcuni pianeti che sopportano meglio il cromatismo, per esempio Marte e Saturno, mentre Giove con vari rifrattori corti per me è sempre stato un disastro.

    CITAZIONE
    Il mese scorso guardando il Sole col Vista a 66,7X (oculare Plossl da 6 mm) un gruppo di macchie solari, visibili a stento in luce integrale, diventavano evidenti col filtro W21a e anche qualche altra volta mettendoci questo filtro e collo stesso strumento (non ricordo l'ingrandimento) notavo nell'osservazione delle macchie dei miglioramenti.

    Prima dell'avvento dei filtri solari neutri so che si sceglieva il filtro solare a seconda dell'estremità dello spettro blu o rossa che veniva trasmessa: i filtri che trasmettevano verso il rosso erano scelti per l'osservazione delle macchie solari, quelli verso il blu per l'osservazione delle facole e granulazione. Forse il discorso si può estendere ai filtri colorati, ed è per questo che il 21a mostrava le macchie più contrastate.

    CITAZIONE
    Colla produzione cinese, di resa incostante, avrò beccato il modello ben fatto, invece il mio rifrattorino 70/400 della Celestron (Travelscope 70) vedendo Giove a 100X fa appena vedere, in luce integrale, le due bande principali ......

    Si anche io ho posseduto quel Celestron, confermo che sui pianeti va bene al massimo per la prima osservazione, difficile cercare altro oltre le due bande principali su Giove.
    Sicuramente il Konus presenta un ottica lavorata meglio, oppure come dici è un modello fortunato.
     
    Top
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    442
    Reputation
    +182

    Status
    Offline
    Sicuramente ha più cromatismo un f/5 come il 120/600 che un f/5 come l'80/400. Con Giove non ci ho mai cavato piedi con nessun telescopio, un tempo avevo il CPC 8 ma non ho mai visto la Grande Macchia Rossa; ho letto che da un po' di anni è diventata più piccola e sbiadita, sarà per questo. Del Konus Vista ho letto due recensioni, una che lo decanta come rifrattore a largo campo per il cielo profondo (dando però un parere negativo per Luna e pianeti), un'altra dove si spara ad alzo zero, sul forum "Astrofili.org" ho letto una recensione di un altro rifrattore 80/400 dove se ne parlava bene. Io trarrei questa conclusione: i rifrattori di classe elevata (ed in generale un qualsiasi telescopio di fascia molto alta) come possono essere gli Astrophysics, hanno una preparazione da perfezionisti ed un controllo maniacale del prodotto, anche se fossero solo degli acromatici sarebbero sempre costosi; invece la produzione cinese (o meglio dire, di mamma Synta) è fatta in serie senza porsi eccessivi problemi, si può perciò beccare il modello ben riuscito come quello da buttare dalla finestra dello stesso tipo di telescopio. Conclusione: questione di fortuna. Il Vista l'ho comprato usato da Astrosell e sono stato fortunato (tra Luglio e Settembre ci vedevo bene su Marte la calotta polare sud e qualche zona scura come Syrtis Maior), non è detto che sia sempre così .........
    Riporto le due recensioni sul Vista:
    www.sidus.org/proveStrumenti/PHOTALLICA/konus80.html (recensione a favore).
    www.sidus.org/proveStrumenti/telescopi/konus80.html (recensione contro).
    Riporto anche una bella recensione sul GEM 60 della Ziel 120/600:
    www.sidus.org/proveStrumenti/telescopi/SW120-600.html
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Staff
    Posts
    1,603
    Reputation
    +329
    Location
    Torino

    Status
    Offline
    Ho letto le due recensioni, seppur giungano a conclusioni diverse noto però che sono piuttosto d'accordo una con l'altra, ossia può andare per osservazioni a largo campo ma non ad ingrandimenti elevati come per Pianeti.

    Sul fatto che il doppietto possa essere in plastica a causa dei riflessi azzurrognoli mi lascia un po' perplesso, infatti una lente può essere in vetro ed avere questo tipo di antiriflesso, solitamente nei rifrattori più vecchiotti il rivestimento azzurro è più morbido di quello attuale verdino e si riga più facilmente.

    Diciamo che dare un giudizio negativo o positivo sta anche molto nell'aspettativa: non puoi comprare uno short tube con l'intenzione di osservare i pianeti, compri un piccolo Mak piuttosto.
    Questi rifrattorini vogliono viaggiare portati in uno zaino anche con un treppiede fotografico, io lasciavo montato un grandangolare da 20mm ed era la sua morte. Poi ovvio avevo un 4mm sempre a portata, perché non puoi non dare un occhiata a Saturno se te lo trovi alto nel cielo tra un ammasso e l'altro, poco importa se non hai la resa di un mak150.

    Poi va anche molto a seeing, io su Marte non sono mai riuscito a scorgere alcun particolare, al contrario di Giove in cui una mattina di primavera con un mak90mm sembrava quasi una fotografia: mai più beccate occasioni del genere, sono quelle che capitano una volta all'anno.
    Sicuramente se sei riuscito ad osservare quei particolari su Marte oltre ad avere un buon cielo hai anche un esemplare collimato perfettamente.


    CITAZIONE
    i rifrattori di classe elevata (ed in generale un qualsiasi telescopio di fascia molto alta) come possono essere gli Astrophysics, hanno una preparazione da perfezionisti ed un controllo maniacale del prodotto, anche se fossero solo degli acromatici sarebbero sempre costosi; invece la produzione cinese (o meglio dire, di mamma Synta) è fatta in serie senza porsi eccessivi problemi, si può perciò beccare il modello ben riuscito come quello da buttare dalla finestra dello stesso tipo di telescopio.

    Assolutamente d'accordo :b: con la produzione in serie fatta in cina si è andato a perdere il controllo qualità.
     
    Top
    .
  9.     +2   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    442
    Reputation
    +182

    Status
    Offline
    E' vero, tutte e tre le recensioni concordano che sono strumenti per il cielo profondo, cosa che confermo per il Travelscope 70 mentre il Konus Vista-80 ed il 120/600 della Ziel sono stati una sorpresa. Il fatto che fare bene questi rifrattori a fuoco corto non è facile in quanto l'aberrazione sferica è più difficilmente controllabile; se questa è a posto OK, il cromatismo residuo non è la fine del mondo (così ho letto l'estate scorsa), al limite si rimedia con qualche filtro, altrimenti vanno usati a basso ingrandimento come si legge nelle recensioni.
    Anche le aspettative contano, è vero che uno che vuole uno strumento ultratrasportabile per Luna e pianeti si prende un piccolo Maksutov come quello da 90 mm che è anche leggero e non un rifrattore corto!
    Anche io credo che chi parla di lenti di plastica per il Konus Vista stia esagerando, sicuramente gli sarà capitato un esemplare molto mal riuscito.
    Un punto a favore della produzione cinese: ha abbassato a livelli abbordabili il costo di certi strumenti, come i rifrattori acromatici da 120 mm o da 150 mm che negli anni '80 avevano prezzi proibitivi. Se poi lo strumento che uno compra on line non va bene c'è sempre il reso (e così ci si tutela dall'incostanza della produzione cinese). Tutto sommato chi è appassionato di astronomia ci ha guadagnato colla "rivoluzione cinese".
     
    Top
    .
8 replies since 4/4/2021, 16:33   305 views
  Share  
.